Release Date: 14/03/13
Artisti Principali:
Strumentisti:
Codice: RRJ1013

Double CD|Cd Doppio

Note di Copertina a cura di Claudio Sessa

Anche le avanguardie, ormai, corrono il rischio della nostalgia; ma l’Ensemble raccolto da Daniele Cavallanti agisce ben lontano da questo territorio. Nonostante l’intento celebrativo (il sassofonista milanese ha voluto festeggiare in un modo molto speciale i suoi sessant’anni), la festa sonora organizzata attorno alle idee musicali che professa da una vita è tutta proiettata verso il futuro. Certo non manca qualche orgoglioso riflesso del passato: a iniziare dal gustoso, autoironico nome della formazione, nel quale la “brotherhood” rimanda al Sudafrica della diaspora, il richiamo alla “creatività” alla scuola di Chicago e la “trance”, chissà, a Don Cherry; insomma una chiara sintesi delle diverse influenze rielaborate da Cavallanti e dai suoi amici. Ma la miscela sonora dell’organico la dice lunga sulle intenzioni del leader, che affianca ad ance e ottoni una vera “string section” (anche le corde del pianoforte ne sono parte integrante) per organizzare una stratificazione sonora multidimensionale, capace di terremotare ogni aspettativa. Forse la testimonianza più accurata di questo disegno sta nella vasta suite Faces, cinematografica non solo nei trasparenti titoli delle sue varie sezioni ma in una modalità narrativa che s’inventa colori, inquadrature, montaggi sempre diversi. Al polo opposto di quest’ampia e importante testimonianza incontriamo Trance Minutes: ancor più degli espliciti omaggi ellingtoniani, un modo per ricordare la tradizione afroamericana (in trasparenza si staglia Africa di John Coltrane), che però rappresenta anche una calorosa dichiarazione d’indipendenza da parte di tutti i suoi interpreti. Questo doppio Cd è stato registrato dal vivo durante la decima edizione del coraggioso Ah Um Milano Jazz Festival: in questo modo anche il pubblico, e quel poco di attività culturale che ancora riesce ad essere attiva in città, partecipano a una festa che è tutt’altro che privata.

Liner Notes by Claudio Sessa

Even avant-gardes, nowadays, run the risk of nostalgia; the ensemble put together by Daniele Cavallanti, instead, moves towards completely different territories. Though celebrative in the intent (the Milan-based musician wanted to celebrate his 60th birthday in a special way), this project - based on musical ideas he's envisioned for a long time - is totally forward-looking. There are, obviously, references to tradition, starting from the funny, self-ironic name given to the ensemble that neatly summarizes their main influences: "brotherhood" sends us back to the South-African diaspora, "creative" to the Chicago school of AACM memory, and "trance" to maybe Don Cherry. The timbre of the ensemble says a lot about the leader's intentions, as brass and reeds are combined with a real "string section" (piano strings included!) to surprise listeners with multi-dimensional musical layers. The best example of this view is probably Faces, a movie-based long musical suite in which ever-changing colors, frames and pictures create a cinematographic narration. At the polar opposite of this wide landscape, we find Minutes: more than the explicit Ellington tributes, it is a way to remember the great Afro-American tradition (Coltrane's Africa stands strong in the background), but at the same time a declaration of independence by all of its interpreters. This double CD was recorded live during the tenth edition of the brave Ah Um Milano Jazz Festival; in this way, both the public and those little cultural activities still alive in the city take part to this, by no means private, party.

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