Improvvisatore Involontario da qualche tempo ha allargato i propri orizzonti di produzione. Non a caso è andata a parare in un altro collettivo che ormai da qualche anno si sta distinguendo per creatività e volontà: Franco Ferguson. Questo in particolare proviene dalle cosiddette Amazing Recordings, una seduta multipla di registrazione. Protagonista è il quartetto Heimweh (dall’omonimo film di Andrzej Tarkowski), la cui peculiarità è certamente nell'incastro timbrico: clarinetto nornale e basso, vibrafono, chitarra acustica baritona, batteria e percussioni. Il volume, i tempi veloci e soprattutto la densità risonante affollano tutto lo spazio sonoro? No, assolutamente. Al contrario lo spazio è una tela gigantesca da colorare qua e là; non si avverte affatto un’estensione caotica e disordinata, ma al contrario una dimensione nitida del getto sonoro. Un'interessante declinazione del gesto creativo.
p.s. Ma il Kobi Bràiant del primo pezzo è quel Kobi Bryant? E se così fosse, perché?
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